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INFORMATICA DI BASE |
Sono
le porte di comunicazione tra il computer ed il mondo esterno; si utilizzano per
esempio, per collegare, la tastiera, il
mouse, la stampante, il modem…
Per
la tastiera vi è un connettore a parte solitamente indicato con la scritta
keyboard. Il mouse, invece può essere collegato sia alla porta seriale(quella
fornita di spine metalliche o connettori maschio) Com1 o Com2 sia ad appositi
connettori. La stampante, invece è sempre collegata alla porta parallela
(quella priva di spine o connettore femmina), più veloce perché i bit vengono
trasmessi a gruppi invece che uno alla volta. Ultimamente sono stati sviluppati
due nuovi tipi di porte parallele: la EPP(Enhanced Parallel Port) bidirezionale
e la ECP (Enhanced Capabilities Port) bidirezionale
con accesso diretto alla memoria (più veloci).
Oggi,
accanto alle tradizionali porte seriali (dove i dati vengono trasmessi uno
dietro l’altro) e le parallele (dove i dati vengono trasmessi a gruppi), sono
state realizzate nuove interfacce di comunicazione come le PCMCIA
caratteristiche dei computer portatili o le nuovissime USB (Universal Serial
Bus) che sfruttano un metodo di trasmissione seriale ad alta velocità, che
permette di connettere fìno a 127 periferiche in cascata.
Collegare
un PC ad una periferica è spesso complicato. La porta parallela e le due
seriali in genere presenti, non sono sufficienti e pochi hanno voglia di
imbarcarsi nell’impresa di installare una interfaccia SCSI che permetterebbe
di collegare a catena 7 o 14 dispositivi. Senza contare che per certi utilizzi
le interfacce standard sono spesso inadatte, per lentezza o
limiti elettrici. E allora? Ci sono due nuovi tipi di interfaccia che potrebbero, nel giro di pochi anni, cambiare il modo di connettere il PC.
Eccole descritte qui di seguito:
Mentre
la, varietà ed il numero di periferiche continuano a crescere, sta arrivando
sul mercato una nuova tecnologia che promette di uniformare i vari tipi di
connettori esistenti. Abbiamo visto che fino ad oggi si è dovuto usare un certo
tipo di collegamento per la tastiera, uno diverso per il mouse, un’altro per
il joystick ed altri ancora per
eventuali periferiche speciali. La soluzione ai problemi di interfacciamento
arriva ora dai nuovi connettori USB (Universal
Seriali Bus), capaci di supportare contemporaneamente fino a 127 dispositivi
diversi collegati in cascata (cioè l'uno all’altro). Altro vantaggio, della
nuova tecnologia è quello di essere realmente Plug and Play, nel senso
che i dispositivi collegati non necessitano di alcuna, configurazione da parte
dell'utente e possono essere aggiunti o rimossi in ogni momento senza, dover
spegnere e riavviare il sistema. Ci vorrà, ancora un po' di tempo, ma alla fine
tutti i dispositivi attualmente coIIegati alle varie porte di comunicazione del PC, saranno gestiti attraverso
un'unica porta USB.
Grazie
a questo nuovo tipo di standard, dunque, le periferiche saranno collegate
direttamente ad una deIle porte USB dei PC (di solito ce, ne sono due, ma solo
nei sistemi più recenti) o alla porta (chiamata hub) presente sulla periferica
stessa.
Per
esempio, la tastiera potrebbe essere collegata direttamente alla porta USB dei
PC, il mouse all’hub della tastiera, il joystick a quello del mouse e così
via. Gli hub USB svolgono quindi la funzione di punti di collegamento, mediante
i quali ogni dispositivo comunica direttamente col PC. In questo modo possono
essere collegati fino a 127 dispositivi, con l'unico limite che la somma dei
vari cavi non superi i cinque metri di lunghezza.
La
velocità di trasferimento dei dati prevista dallo standard USB è di 12 Mbps
(milioni di bit per secondo), quindi adatta non solo per i dispositivi
tradizionali, come tastiere e mouse, ma anche per quelli più moderni, come i joystick
digitali e i data glove (i guanti
elettronici per l'utilizzo dei programmi di realtà virtuale).
Attualmente
tutti i PC di nuova produzione (in particolare quelli dotati delle schede madri
con chip set Intel 430 TX) dispongono di una o due porte USB integrate, e nel
giro di pochissimo tempo arriveranno anche le schede di espansione che permetteranno di
aggiungere le porte USB anche, ai computer più vecchi.
Il
cavo di fuoco (Firewire)
Il
secondo standard che probabilmente impiegherà più tempo per affermarsi è,
invece, il Firewire (cavo di fuoco), proposto da Apple
e omologato dal comitato per gli standard IEEE
1394.
Firewire
è un bus seriale ad altissima velocità, pensato per collegare centinaia di
periferiche poste anche molto lontane fra loro. Grazie alla sua rapidità, può
sostituire le classiche interfacce in tutti gli, utilizzi. A differenza della
USB, l'interfaccia, Firewire è sufficientemente veloce per trattare il video
digitale ed infatti molte videocamere digitali
in standard DVD (per esempio quelle prodotte da Sony) montano una presa Firewire
per scaricare i filmati sul computer. L’ascesa di Firewire,
purtroppo, è oggi frenata dal costo, ma appare abbastanza verosimile
pensare che entro due o tre anni i Personal
potranno montare USB e Firewire ;al posto delle attuali, porte di connessione,
destinando la prima al collegamento di periferiche a basso traffico (mouse,
tastiera, scanner) e la seconda al traffico dati con: memorie di massa esterne,
telecamere digitali, eccetera.