Come
se ce ne fosse stato bisogno, ecco la riprova della totale
impreparazione, incapacità, superficialità ed
incompetenza delle Istituzione nell’affrontare l’emergenza
Coronavirus.
Come
può un cittadino credere ancora nella pronta risposta e
nella preparazione della Protezione Civile Nazionale
quando la stessa Istituzione ha completamente ignorato i
sui principi basilari che sono la previsione e la
prevenzione dei rischi e non ha saputo applicare i
protocolli che La stessa ha voluto per legge fin dal 1992
(Legge 225) e in molte altre leggi successive? Molto
probabilmente, come ho sempre affermato io, questi
protocolli non ci sono mai stati o, come dimostrato varie
volte, sono talmente incompleti e vaghi da non servire a
nulla e questa è la dimostrazione pratica di quanto
sarebbero potuti essere utili.
continua a leggere
Le cave Baitina e Fogarino
a Luzzara (Reggio E.), sono sicure o sono un rischio
calcolato e calcolato da chi?
Non
perdere i video documentazione della triste realtà che
viviamo, è con vero dispiacere che ti invitiamo a
cliccare qui
o sulle immagini sopra per aprire la pagina dei video.
Esercitazione
annuale
Anche quest'anno si rinnoverà il rito della “esercitazione Po”,
manifestazione simultanea che coinvolge i paesi
rivieraschi, attesa quanto la liquefazione del sangue di
San Gennaro. Una tradizionale ricorrenza come lo è la
sagra paesana, con tanto di processione da parte delle
locali associazioni di volontariato con i propri uomini e
mezzi. Momento di imperdibile visibilità tanto che alcune
associazioni non perderanno occasione per fare sfilare
anche la Madonna locale (la gnocca di turno), figura che
normalmente è la cocca del presidente e che come dicono
dalle mie parti, gli sta in una manica, anche se a volte
sarebbe più corretto parlare di braga. segue
Le
Istituzioni si devono impegnare nella “formazione ed
autoprotezione” dei cittadini.
Purtroppo
la continua necessità di produrre e trasportare ad
esempio sostanze chimiche anche molto pericolose, ci ha
portato a sottovalutare se non a trascurare il rischio di
catastrofe chimica e nello stesso tempo il fenomeno del
terrorismo ha evidenziato l’estrema vulnerabilità delle
strutture e dei mezzi adibiti alla produzione, trasporto e
consumo di tali “bombe”. segue
Chi
ci proteggerà da certa Protezione Civile??
Parlare
di volontariato in Italia è una impresa non facile, il
paese è talmente massacrato dalla mala amministrazione
che c' è spazio per qualsiasi attività che sostituisca
lo Stato nelle prestazioni sociali essenziali e che,
almeno nell' impostazione generale, non abbia costi per la
retribuzione del personale impiegato. In realtà invece in
questa situazione tutti ci sguazzano all’inverosimile ed
i costi complessivi lievitano in modo esponenziale. segue
Armi
chimiche e bioterrorismo.
Una
delle possibili e realistiche emergenze per la
popolazione.
.......di
fronte a ciò l’essere umano è sempre più fragile e
vulnerabile, non necessariamente deve anche ritrovarsi
inerme ed indifeso, credo fermamente che le strutture
(anche locali) della Protezione Civile, debbano
“formarsi”perconoscere
ed affrontare meglio tematiche sino ad ora sottovalutate
come l’emergenza chimica o batteriologica che di fatto
non sono poi tanto fantascientifiche. segue
Lacrime, dolore e tanti
controsensi (i primi soccorsi)
Ancora
una volta il nostro paese è in ginocchio in seguito ad
una ennesima
catastrofe naturale. Questa volta un terremoto
indubbiamente violento ha scosso un
territorio compreso tra Modena e Ferrara dopo quello di
alcuni anni fa che aveva devastato l’Abruzzo. Area che
storicamente aveva già subito forti scosse nel passato,
ma si sa che l'essere umano dimentica presto soprattutto
se dietro ai piani regolatori locali si insinuano
interessi economici. Ancora una volta è stato
l’intervento più o meno voluto dell’uomo a creare il
maggior numero di vittime (in particolare in Abruzzo), la
sua stupidità ed ingordigia ancora una volta lo ha spinto
a speculare, a non rispettare le regole edilizie e del
buon senso. Ora siamo qui a piangere i morti....... segue
AIPO
& C.
Dopo l’allagamento
dell’abitato di Bomporto (Modena), sta girando un
video della Gazzetta di Modena che documenta una falla
nella “diga”. La grande diga è stata realizzata in
tempi diversi, e con due colate di cemento armato
differenti, avvenute a distanza di un decennio, fra gli
anni '80 e '90. Un cantiere lungo 40 anni, che ha inizio
nel 1974, e prosegue a più riprese fino ai giorni
nostri per arrivare a sfondare il muro di 31 milioni di
euro di costo.segue
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